Informazioni personali

La mia foto
I'm experiencing my first time alone and abroad, being an au-pair in Finland. I write about my finnish life, cultural differences and sometimes about my idea of style.
Visualizzazione post con etichetta Italia fa cagare. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Italia fa cagare. Mostra tutti i post

domenica 28 aprile 2013

Traslata di 3600 chilometri a Nord

            

Dopo mesi di NULLA, ho deciso di riprendere a scrivere.

Ebbene sì, la mia vita ha preso una via decisamente differente, e ora mi trovo spostata -per mia volontà, ovviamente- di quasi quattromila chilometri a Nord, in Finlandia.
Mi son decisa a riprendere in mano il mio blog, un po' per tenere la mente occupata, un po' per divertimento, ma specialmente per condividere la mia esperienza.

Dopo anni passati ad essere disoccupata, o a fare lavori per i quali non ero tagliata, ho deciso di ascoltare a fondo cosa avevo da dirmi: io volevo scoprire come si vive nel Nord Europa, e provare a vivere da sola.

In un paese come l'Italia, in cui le opportunità son poche e puoi aver fortuna in campo lavorativo e realizzarti solo se hai delle pedate nel sedere, io ho trovato una via di fuga!

La scorsa estate, dopo esser stata licenziata -per mancanza di esperienza- da un lavoro che consideravo praticamente PERFETTO (apprendista sarta in un laboratorio di abiti nuziali), ho ripreso ad andare ad aiutare il centro estivo del mio paesello, facendo l'animatrice.
Ecco, io non pensavo -e nemmeno ora lo credo- di esser tagliata per stare coi bambini, perché mi sento sempre messa a disagio data la loro tagliente sincerità, e io temo i giudizi altrui in maniera esponenziale -sìsì, sono proprio una persona che si abbatte facilmente-; inaspettatamente son stata ben voluta, e mi han pure definita una buona animatrice... In realtà l'aggettivo "buona" deriva dal fatto che non mi piaccia sgridare i bambini o vederli piangere, e per forza di cose finivo col far fare loro la maggior parte delle cose che volevano (cosa sbagliata).

Da dopo il centro estivo mi era balenata in testa l'idea di riprendere a studiare in Accademia di belle arti, e diventare una insegnante d'arte, dato che erano abbastanza richiesti i miei disegni e che comunque tutti i compiti di arte erano controllati da me.



Le mie scarse possibilità finanziarie non me lo hanno permesso, così ho vegetato da metà agosto a fine novembre, poltrendo sul divano della sala in casa dei miei, guardando Realtime e ammazzando il tempo mandando curriculum, senza risultati.

E più tempo passavo a casa ad annoiarmi, a deprimermi e a mettermi qualsiasi genere di ansia, più capivo che non volevo essere su quel divano, ma altrove, a provare qualcosa che fosse diverso dalle mie abitudini.

Ho iniziato a cercare su internet una via di fuga, e la risposta è arrivata così ovvia: Aupair!

Perché diamine non ci avevo pensato prima? Essere una ragazza alla pari è il metodo più semplice per levare le tende! 
Mi son iscritta a due siti differenti, emozionatissima. Poi ho iniziato a temere che non avrei ricevuto alcuna risposta, e che avrei fallito. 
Ma le proposte hanno iniziato a fioccare, e da subito ho iniziato ad essere in contatto con una famiglia finlandese, quella presso la quale sto vivendo ora!

Tempo un mese e mezzo e io mi son ritrovata immersa in una vita diversa, dissimile dalla mia, e lontana migliaia di chilometri dalle mie abitudini.



Ho intenzione di scrivere delle cose differenti, che mi hanno lasciata stupita, delle difficoltà che ho dovuto superare, dei momenti felici e anche di quelli tristi, perché i cambiamenti, anche se tanto desiderati, non sono sempre facili.
E ovviamente mi farebbe piacere sapere se avete delle curiosità! 
CHIEDETE E AVRETE UNA RISPOSTA!


ENG: Last november I decided to stop laying on my sofa and to start a new adventure: I moved to Finland to be an Aupair!
I said "BYE BYE Italy and TERVETULOA Suomi!".
My life was quite boring before, without a work, and routine was killing me. 
My decision was strong, because I really love my family, but I really need to improve myself in something new, and I'm in love with Scandinavia!
Even I'm talking in english all days since I'm here, my skills are not so good, and I ask you sorry for my bad english! ahahah!



mercoledì 5 ottobre 2011

"Eternal Sunshine of the Spotless Mind" - "Se mi lasci ti cancello"


Perché le traduzioni dall'inglese all'italiano fanno così schifo?


Io, per anni non sono andata al cinema a vedere film perché non ero convinta dal titolo...
Il vero problema è la traduzione dalla lingua originale all'italiano: è scadente.



Trascinata a vedere film ancora più scadenti del titolo, come "Ti odio, Ti lascio, Ti...", oppure "Se mi lasci ti sposo", una volta uscito il trailer ti "Se mi lasci ti cancello", ovviamente non sono andata a vederlo.
MALE. Molto male.


Io non posso dire di non amare le commedie, anzi, mi fanno ridere un sacco, e fino a poco più di un anno fa', io non guardavo altro che quelle: per me il cinema e la televisione, altro non sono che modo per svagare la mente, rilassarsi e staccare la spina dai soliti casini legati a scuola, amori e noia.


Ora non più. Definirmi "matura" è forse una parola grossa, dire che "sto maturando" è più appropriato (quantomeno: l'intenzione c'è!).


Ad ogni modo, tra i film e docufilm intelligenti senz'altro c'è "Zeitgeist", una trilogia di film disponibile tra i video di Google, che è stato divulgato tramite internet.
La sua produzione, senza scopo di lucro, cerca di far luce su questioni religiose, l'11 settembre e le attività delle banche centrali, di come i grossi finanzieri controllino i nostri soldi.
Io devo divulgarlo, perché è importante che la gente SAPPIA.


Ieri sera invece Gege mi ha proposto "Se mi lasci ti cancello".
Inizialmente mi son chiesta "perché vuole vedere un film del genere?", e lui subito mi ha detto: -Fidati, il titolo inganna; non è una commedia divertente con Vince Vaughn e Jennifer Aniston!-.


In effetti è un film particolare, ben realizzato, con un cast di attori fenomenali: Jim Carrey, Kate Winslet e Kirsten Dunst.


E' la storia classica tra una coppia: lui chiuso, timido, introverso, che ha difficoltà a sostenere lo sguardo femminile; lei una donna fuori apparentemente fuori dagli schemi: capelli dalle tinte improbabili, carattere spumeggiante, e decisamente (come si definisce lei) impulsiva.


Tanto impulsiva che, dopo anni di relazione, sentono che tutto è diventato triste e monotono, non funziona più.
La relazione non ha più senso, così ogni pretesto è buono per litigare.
E alla fine per lasciarsi.


Così sopraggiunge l'impulsività di lei, che decide di farsi cancellare la memoria per dimenticarlo.


Stranamente i personaggi erano reali, e pure similissimi a me e Gege (la Winslet in questo film ha un linguaggio adorabilmente scurrile, come me, ed è pure tremendamente insicura).


Come ha detto Gege: è un film che fa affrontare la consapevolezza dei propri difetti.


Una volta finito il film, mi son goduta un poderoso abbraccio.


Sono una fottuta romanticona.



















giovedì 11 agosto 2011

L'Italia che censura la stampa anche nel 2011.

Lo ammetto, la mia per la Scandinavia è una vera e propria ossessione.
C'è poco da dire: sono avanti. Hanno rispetto per la natura e per gli esseri viventi. E hanno una mentalità aperta, il che non sta a significare che siano degli hippie sbandati, ma che semplicemente sanno applicare delle idee che in tante altre nazioni, sarebbero un'utopia.
Pensando all Svezia mi viene in mente che l'arcivescovo di Stoccolma è una donna, una madre ed è pure lesbica. In Italia sarebbe possibile? Immagino di sì, ma la realtà mi dice di no.
Sanno far girare la loro economia, infatti sono tra i paesi più ricchi d'europa e nel mondo.
Forse per via delle loro condizioni climatiche, i paesi Scandinavi non sono densamente popolati, e per questo è più semplice dirigerli politicamente.
Ovvio che anche loro abbian dei difetti: per chi è abituato al sole del Mediterraneo fa freddo e i prezzi sono elevati, però sono adeguati ai loro standard di vita.
Questa mia piccola introduzione vuole dare un quadro generale di cosa c'è al di fuori di una nazione che non sta cadendo a rotoli, ma che cerca di nasconderci qualcosa.
Chissà il perché, ma in Italia, dal 2009 ad oggi, non si hanno avuto notizie dell'Islanda.
Si potrebbe pensare: "E chissene frega, stanno su di un'isola isolati (scusate il gioco di parole), in mezzo ai loro vulcani-sputa-ceneri, in mezzo ai loro geyser, alle loro vacche...".
E invece no, dovremmo interessarci di più di cosa c'è oltre i nostri confini, perché da certi fatti potremmo prendere spunto per migliorare, invece di risualtare noi quelli isolati.


Verso la fine dell'estate del 2008, la più importante banca islandese viene nazionalizzata. Come conseguenza la corona islandese crolla, la Borsa è costretta a sospendere tutte le attività e a dichiarare l'Islanda in bancarotta.
Tra il gennaio del 2009 e il 2010, i cittadini non stanno fermi a guardare il declino, bensì si riversano in piazza davanti al Parlamento a protestare ben due volte:


-con la prima protesta riescono a far dimettere il Primo Ministro e il Governo (l'Alleanza Social Democratica), costringendo così il paese alle elezioni anticipate, le quali, nonostante tutto non risollevano la già minata economia del paese: il Parlamento infatti propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%.


-la seconda protesta in piazza è la diretta conseguenza alla proposta di legge appena scritta: i cittadini vogliono un Referendum.


Così, nel febbraio 2011, il Presidente annuncia il Referendum consultivo popolare, e  marzo fino al 93% dei cittadini vota NO.
Mentre il Governo fa scattare un'inchiesta per determinare le responsabilità giuridiche e penali della crisi, viene indetta un'Assemblea, i quali 25 (su 522 presentatisi alle votazioni) membri vengono eletti direttamente dal popolo: devon esser liberi da qualsiasi tessera politica, aver compiuto la maggiore età ed avere la firma di almeno trenta sostenitori.
L'Assemblea ha il compito di riscrivere la Nuova Costituzione, che incorpori le direttive che facciano in modo di non ripetere lo sbaglio già compiuto negli ultimi anni, e che si differenzi da quello precedente basato sul modello danese.


In tutto il Paese vi saranno delle assemblee popolari che detteranno in modo consensuale le linee guida per scrivere la nuova Magna Carta (il progetto è stato chiamato così), la quale dovrà essere approvata dal Parlamento in seguito alle prossime elezioni legislative.


Ora, perché non ci sono arrivate queste notizie? Perché non un solo quotidiano si è preso la briga di raccontarci questa storia, che ai miei occhi è sembrata tanto a lieto fine quanto le fiabe che mi venivan raccontate da bambina? 
E pensare che io credevo che la censura della stampa fosse finita col fascismo, nel 1944.


Il Nostro Paese ci sta intimando di prendere una posizione: destra o sinistra, senza badare a ciò che realmente siamo noi come cittadini, a cosa pensiamo sia giusto, a cosa vorremmo.
Non è un'utopia, si può fare la rivoluzione in modo del tutto pacifico, semplicemente parlando.


"L'essere umano si differenzia dall'animale grazie alla sua capacità di parlare".