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I'm experiencing my first time alone and abroad, being an au-pair in Finland. I write about my finnish life, cultural differences and sometimes about my idea of style.

mercoledì 29 febbraio 2012

NEW IN::LIPSTICK & NAIL PATCH

Capita, un giorno dalla parrucchiera, che mi venga posta la domanda "Ma lo metti mai il rossetto?". Io rispondo che, no, non lo metto, anche se mi piacerebbe, ma che penso di avere le labbra troppo sottili. E invece, mi viene ribattuto che è proprio con le mie labbra che dovrei utilizzarlo, perché non risulterei volgare, pur indossando quei colori potenti che non tutte possono azzardare.


E' così che hanno creato un mostro: ovunque io vada ho il rossetto (ovviamente abbinato) con me, e  se c'è un negozio di cosmetici e trucchi, io DEVO cercare sempre nuovi rossetti.


Mi piace l'effetto finale che faccio!

Prediligo quelli non perlati o troppo lucidi. 


Ieri per esempio ero a Torino, e prima di prendere il treno mi sono fermata a cercare le Nail Patch di cui vi ho parlato in precedenza, da SEPHORA, e ne sono uscita con due tipi differenti di Nail Patch (quelle a fiori, chiamate Cherry Blossom, non le ho trovate, SIGH!), della cipria nuova e un rossetto: Sephora Rouge, chiamato Mr. Lover. Ha una colorazione che da sul fucsia, davvero stupenda. E sono rimasta stupita dal fatto che mi stesse bene, pur non essendo rosso.






lunedì 20 febbraio 2012

Le Cose che Non Ti Dico + Day 6: una canzone che ti ricorda un Posto.

Le cose che non ti dico: quante volte ci è capitato di sentire quell'impulsività che ci ha portati inevitabilmente a fare delle cazzate?!
Io l'ho fatto innumerevoli volte, rovinando rapporti, perdendo persone alle quali tenevo.


Altre volte mi è capitato di dire ad alcune amiche di NON farsi vive coi rispettivi amati o [ex-amati], o anche altre storie di faide tra amici [...] e se proprio sentivano il bisogno impulsivo di mandar loro un sms, una mail su Facebook o qualsiasi altra cosa, di mandare a me il tutto, per evitare di fare disastri.


Si vede che non son l'unica che l'ha pensata in questo modo, e quindi è stato creato questo blog, al quale puoi mandare le lettere, i pensieri, le mail compulsive, ecc., restando anonimo ma con un peso in meno sul cuore.


Sento di dover diffondere il verbo, perché è un'idea che nella sua semplicità funziona, e che potrebbe esser commentata, di modo da poter avere dei consigli in più.




E passo così al mio Day 6: Una canzone che ti ricorda un posto.


Stoccolma 2010, 15 giugno.
Secondo giorno, mi sveglio nel letto e mi rendo conto che sono da sola. Nella testa mi frulla solo la canzone dello spot della Motta: una rapida ricerca e scopro i Two Door Cinema Club (gruppo indie/hipster, che mi prende da morire ascoltare).
E' diventata da subito la colonna sonora del mio viaggio.
Ero da sola a 2500 chilometri da casa. Io. Proprio io, la ragazzina mammona, che piangeva sempre quando veniva lasciata da sola, che avevo timore di parlare con gli sconosciuti, e che figurati parlare in inglese (perché lo svedese non l'ho mai studiato) con gente che mai ho visto.


E' stato un viaggio fatto per provare a me stessa quanta forza di volontà io abbia, e quante cose da sola posso fare.

Campo svedese, che mi ricorda terribilmente "The Only Moment We Were Alone".







"La sindrome di Stoccolma è una condizione psicologica nella quale una persona vittima di un sequestro può manifestare sentimenti positivi (in alcuni casi anche fino all'innamoramento) nei confronti del proprio rapitore." [cit. Wikipedia]

Ho voluto sequestrare la mia mente dalla confusione, e l'ho fatta rapire da un viaggio a Stoccolma.
Da sola in un paese sconosciuto. 
Il tuo umore non può essere influenzato se non si hanno contatti.
Ora manifesto un senso d'innamoramento per la città che m'ha rapita.
Non c'è confusione quando si ha ciò a cui si tiene di più. 

[Nota scritta il 24 giugno 2010]

venerdì 17 febbraio 2012

Drinkin' in L.A., Bran Van 3000 - Day 5: una canzone che ti ricorda qualcuno

Correva l'estate del 1998. Io ero in Sardegna, a La Maddalena, che passavo le vacanze coi miei genitori e mio fratello.
Piccola per godermi la gioia delle piccole cose, grande abbastanza per poter comprendere l'importanza delle persone accanto a me.


E' un ricordo che mi tengo stretta. 




La canzone mi ricorda la mia mamma.
E' a lei che devo tanto: chi sono diventata, come sono cresciuta, il mio modo di pensare.
E' a lei che devo i momenti migliori della mia vita. Perché sì, tanti bambini hanno avuto un'infanzia stupenda, tanti altri ne hanno avuto una triste.
Ma io ho avuto un'infanzia, e l'ho vissuta senza pensieri, semplicemente godendomi le gioie del saper vivere come i bambini. E lo devo ai miei genitori, alla mia nonna, a mio fratello.


Drinkin' in L.A. risuonava nelle radio, quell'estate, e io non avevo altri pensieri se non mangiare gelati, fare nuotate, e ridere -o litigare- con mio fratello.
E' stata una colonna sonora per gli attimi più felici.


Momenti gioiosi. Ricordi preziosi. L'Estate del '98.


Io [ho una faccia bruttissima!], mia mamma [sempre bellissima] e mio fratello [scazzato].

giovedì 16 febbraio 2012

All I Need - Day 4: una canzone che ti commuove

L'emblema della depressione, mi dicono, ma io li amo.
I Radiohead.


Una canzone che mi commuove. E nella sua tristezza scorgi la dolcezza.
E' qualcosa di stupendo, la musica.



I’m the next act
Waiting in the wings
I’m an animal
Trapped in your hot car
I am all the days that you choose to ignore

You are all I need
You’re all I need
I’m in the middle of your picture
Lying in the reeds

I am a moth
Who justs wants to share your light
I’m just an insect
Trying to get out of the dark
I wanna stick with you, because there are no others


You are all I need
You’re all I need
I’m in the middle of your picture
Lying in the reeds

It’s all wrong
It’s all right
It’s all wrong
It’s all right
It’s all wrong
...

Scusate, non sono di molte parole.

mercoledì 15 febbraio 2012

Hello Goodbye, The Beatles - Day 3: una canzone che mi rende felice

Vivo nella tensione generalizzata da più di due settimane, e ieri sera mi son trovata ad usare Illustrator per smaltirla.
Forse sono sfigata, perché esiste di sicuro un'opzione di Photoshop che in grado di trasformare le mie foto in qualcosa si stilizzato come questa immagine di me, qua sotto, ma non sapendolo ho fatto che ricalcare il tutto.

Il risultato è esattamente come lo avevo immaginato. Peccato per a foto che ho scelto, che non è di sicuro uno dei miei scatti più belli (senza nulla togliere alla fotografa: la mia amica Stefy; è proprio la mia faccia che è stupida! AHAHAH!)



Sicuramente sono una persona che si fissa, e questa playlist muterà di continuo nel corso degl'anni.
Vedrete spesso canzoni degli stessi autori, perché in questo momento mi son fissata con loro.


Ed ecco la canzone che mi rende felice: 

La mia monotonia mi lascerà priva di follower probabilmente!

Un look da brava ragazza, un pò preppy forse, ma con un tocco di classe dato dal blazer bianco. I mocassini e la borsa (che già ho postato, ma è proprio bella) donano un tocco di colore, che tra l'altro sarà di supertendenza.

The Beatles Inspiration - Good Girl



Lauren Ralph Lauren black top, £45
3 1 Phillip Lim blazer, $228
H M short skirt, £7.99
Trasparenze lace socks, €8,13
ASOS patent leather shoes, $68
ASOS body bag, $36
Triangle necklace, £16
Gold jewelry, £15




martedì 14 febbraio 2012

COMING SOON // Floral Nails

Il mio background scolastico comprende cinque anni di liceo artistico.
So dipingere su tele giganti, usare tempere ad olio e acriliche, acquerelli, carboncini e sanguigna, e so fare sculture in creta... Ma fallisco sempre nella nail art.
Ci provo sempre, e i risultati sono una schifezza improponibile.


Poi scopro cose a caso che vengono in contro a chi, come me, vorrebbe saper fare delle belle unghie e invece non ci riesce: SEPHORA!


Il Nail Patch Art di Sephora, che probabilmente esiste da mesi (ma che io non ho mai visto perché lo store Sephora più vicino a dove abito è probabilmente quello di Torino, e dista un centinaio di chilometri da me), non è altro che uno smalto adesivo da applicare sulle proprie unghie e da modellare secondo la loro forma.
Ci sono quelli monocromatici e quelli decorati.
Ovviamente me la cavo abbastanza con quelli monocromatici, e non vedo il motivo di spendere 9,50 euro per essi.


Ma li spenderei per questi:


No, a dire il vero non sono fan dell'animalier, quindi non le metterei mai.


                
                Pied-de-poule
Pizzo fiorato

               
               Pois
Floreale
     
La mia fissazione floreale si estende e vuole impossessarsi anche delle mie unghie!
Ed è grazie a questo scatto, fatto da una mia amica, che ho scoperto questi fantastici patch, che comprerò e sfrutterò.

Foto di Marta C., che mi ha gentilmente dato il permesso di pubblicarla! :D



The Only Moment We Were Alone - Day 2: second favorite song

Un anno fa circa guardavo la pubblicità.
Non sono impazzita, guardavo seriamente gli spezzoni pubblicitari, solo per vedere questa pubblicità.


E' stato amore al primo ascolto.
Chiudevo gli occhi e mi lasciavo trasportare per trenta secondi dalla colonna sonora.


E' andata avanti così per due mesi, prima di decidermi finalmente a cercare gli autori di questa canzone.
Explosions in the sky è il nome del gruppo, ed iniziato così un nuovo amore.
Mi ci sono appassionata, e novembre sono andata a sentirli in concerto a Milano.


Sono un gruppo solo strumentale, e il loro genere è il post-rock, un genere nato a cavallo tra anni '80 e '90, e che ha definitivamente spopolato tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni '00.


La canzone del video dei pisellini findus è "The only moment we were alone", ed è la mia seconda canzone preferita.




Grazie alla scoperta di questo gruppo, ho imparato ad apprezzare tutto il genere della scena post-rock, ad esempio Mogwai, God Is An Astronaut, Godspeed You! Black Emperor e Slint.


Se dovesse capitarvi di ascoltare queste canzoni potreste evincere che sono una persona presa male e depressa. In realtà non è così, ma questo genere musicale è una sorta di maturazione della mia persona, che da ribelle appassionata di punk, è passata ad ascoltare musica più complessa, e che trasmette sentimenti.

lunedì 13 febbraio 2012

INSPIRATION // The Beatles - Day 1: favorite song

Scusate la mia negligenza, ma sono settimane che non scrivo poiché sono impegnatissima a lavoro, e ho dovuto spuntare dai miei impegni personali qualcosa, ed ahimè, tra i tanti ho spuntato anche il blog.


Ma da oggi, per ben trenta giorni, vi assillerò con quello che sta assillando la mia bacheca di Facebook di recente: i 30 giorni di musica.


Chi segue il mio blog, più o meno sa che reputo la musica qualcosa in grado di influenzare bene o male lo stile personale di chiunque, tanto che spesso le cose sono collegate: il truzzo ascolta musica truzza e si veste da truzzo, il metallaro ascolta musica metal e si veste da metallaro, i nerd ascolano musica indie e si vestono da hipster... E cose così.


E sarebbe la stessa cosa per me, se non fosse che ascolto -non voglio essere presuntuosa- un sacco di musica differente, e quindi il mio stile non è mai definito. 


Il primo giorno è della canzone preferita: la mia è "Imagine" di John Lennon.





Come ogni essere umano sulla Terra, sono una sognatrice, e sulle note di questa canzone mi vengono in mente situazioni che sarebbero dovute cambiare, ed invece son rimaste invariate, se non addirittura peggiorate. 


Potessi scrivergli una lettera, l'intro sarebbe: "Caro John, ogni volta che ascolto Imagine rimango estasiata dagli accordi e dalle parole, da come si fondano perfettamente insieme e ci facciano sognare un mondo migliore, ma hai toppato, mi spiace".


E non ha fallito perché non ha composto qualcosa di stupendo, ma semplicemente il messaggio non è stato capito da tutti. E forse è giusto così, proprio perché ogni persona ha la sua testa.



I Beatles hanno lanciato mode, ed erano -per me lo sono ancora- una moda.
Il "ragazzo ben vestito" io lo desidero come loro









Prendendo spunto da Sgt. Peppers, le più coraggiose possono provare ad azzardare un look simile a questo sotto:
Sgt. Peppers and the Lonely Heart Club Band.



H M boat neck top, £13
Balmain wool jacket, $1,413
French Connection wool skirt, £25
Miz Mooz stacked heel, $70
ASOS leather oxford, $68
Mango shopping bag, £30
Aurélie Bidermann yellow gold bangle, $490
Enamel jewelry, $20
Cath Kidston brooch, £18




Io l'ho fatto, ed il successo è stato assicurato!