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I'm experiencing my first time alone and abroad, being an au-pair in Finland. I write about my finnish life, cultural differences and sometimes about my idea of style.

giovedì 26 gennaio 2012

A volte ritornano // '50s


Julia Niemi


Ricordo perfettamente la prima volta che vidi una ragazza coi capelli tenuti dentro ad una bandana rossa, come se fosse una fascia, e legata a fiocco.
Ero a Londra, ottobre del 2009. 
Era il mio secondo viaggio all'estero in cui prendevo un aereo, ed ero in compagnia di un mio carissimo amico, Marky, più grande di me di nove anni, un vero alternativo, amante dei dettagli, nonché truccatore e amante dell'abbigliamento (non è gay, ma solo un vero perfezionista; forse per quello siam stati subito amici) che però non aveva mai visto la città del punk77. 
Arriviamo in Camden Town, e tra uomini di mezz'età con creste alte trenta centimetri, goth girl perfette dal corsetto di pizzo (ad ottobre? A Londra? Ma che freddo!) all'incarnato del viso, noto subito che la moda Fifties è il trend del momento.
Ovunque ci sono ragazzine a metà tra le raver e delle pin-up, tatuate e piene di piercing. 
La mattina seguente Marky mi acconcia i capelli proprio come le ragazze che avevamo visto: frangia tirata indietro, cotonata e gonfia, coda e bandana con fiocco. 
Ero entrata perfettamente nel mood londinese.


Tipica ragazza alternativa


Torno a casa, e tempo poche settimane anche in Italia il look spopola: si scatena una moda che, dicono, esser stata ripresa dagli anni '50.


La maggior parte delle ragazze "alternative" inizia a dichiararsi rockabilly, pur non sapendo minimamente che il rockabilly è un genere musicale, sì legato a quegli anni, ma non per forza alle pin-up che tanto stanno emulando.


Nei luoghi che frequentavo le ragazzine vestivano per un terzo come delle Sceene Queen (le ragazze "emo-felici", quelle che non si tagliano le vene e che vestono con colori sgargianti; tra le più famose sicuramente c'è Kiki Kannibal, la sorella Dakota Rose e Audrey Kitching), un terzo come delle raver, l'ultimo terzo come delle punk ed immancabilmente avevano questa bandana tra i capelli.


Pensavo che come periodo svanisse in pochi mesi, eppure dura tutt'ora, e chi si dichiara rockabilly ancora non ha ascoltato un singolo pezzo di Buddy Holly.
Mentre chi è affezionata al look da pin-up non si è chiesta chi fosse Alberto Vargas, noto pittore delle bellezze procaci degli anni '50.



Marilyn Monroe


Le immagini di Marilyn Monroe tappezzano borsette, magliette e le pareti nelle camere delle adolescenti, senza che abbiano visto una volta nella loro vita "Come sposare un milionario", "Gli uomini preferiscono le bionde" o "Quando la moglie è in vacanza".


Ciò che penso è che abbiano saltato qualche passo: io, ad esempio, se ero affascinata da una moda, prima cercavo di capire quali fossero le radici di essa, per poter indossare uno stile che rappresentasse sia me stessa che una cultura.


Provate ad andare in giro per Camden Town con la cresta di spike variopinta e dire che lo fate solo per moda, e che in realtà ascoltate musica house! Io personalmente non lo farei!


Una ragazza pin-up moderna, con tanto di tatuaggi e allarga-lobo

Detto ciò, focalizzo la mia attenzione su ciò che per me rappresenta al meglio quell'epoca: non solo le pin-up, che erano la versione femminile trasgressiva, bensì anche la donna di tutti i giorni.

















Le donne di Vargas:





E le rivisitazione moderne:





Jil Sander
  






Da VOGUE


Da VOGUE

Da VOGUE

Tutto questo per dire che: non serve avere dilatatori, piercing, tatuaggi e fotografie in cui vengano immortalate mentre fumano una sigaretta, per esser le nuove donne alternative, le nuove pin-up, ma è il modo in cui uno ragiona che definisce una persona intelligente, con proprie idee, per migliorare se stessa e ciò che le sta attorno, che rende alternativa. 

Per un look anni '50:

-Sì ai look pin-up da marinaretta, con magliette a righe orizzontali, shorts o minigonna a vita alta, scarpe basse (o open toe col tacco), foulard, giacca con alamari. Accessori che richiamino il tema del mare o old school, ad esempio ancora, rondini, rose in stile traditional, cuori con stendardi.


Mariner



Jigsaw striped sweater, £69
Dorothy Perkins coat, $37
Lipsy short shorts, £35
Armor Lux striped socks, $18
Steve madden flat, $50
Betsey Johnson anchor ring, $45
Juicy Couture heart stud earrings, $48
Forever 21 long chain necklace, $4.80
Denis Colomb fringed shawl, $425



-Sì ad un look più classico, con vestito lungo appena sotto al ginocchio: se viene indossato la sera, che sia di colore scuro, con tacchi alti e open toe, e clutch; se è per il giorno opterei per un colore chiaro, scarpa con la zeppa e open toe, cappello a tesa larga, borsa ampia, magari del colore delle zeppe o degli accessori.
Come gioielli indosserei le perle (finte van benissimo!), un classico dell'epoca!
Fifties Bon Ton



Pleated dress, $121
Giambattista Valli floral coat, £2,389
Valentino leather heels, $745
Clutch bag, $77
John Lewis tahitian pearl necklace, £9
ASOS heart earrings, $14
Mimco pearl bangle, £69
Helene Berman wool hat, $60

martedì 24 gennaio 2012

A volte ritornano // Hostess WANNABE!

Ebbene sì, non mi fisso solo con le calze, le gonne a fiori o qualsiasi altra cosa, ma anche con le serie TV!



Mio papà mi ha fissata con gli anni Sessanta, e più che la moda rockabilly (sì, è solo una moda, quella delle pin-up, perché dubito che la maggior parte delle ragazze che girano con una bandana legata a mo' di fiocco e le Creepers ai piedi, sappiano cos'è in realtà... Ma è un'altra storia, che riprenderò poi per dedicarne un intero post), mi sono innamorata dello stile di quegli anni: minigonne, vestiti a tubino, parka, orecchini grossi e rotondi, acconciature gonfie, Jackie Kennedy, Twiggy.


Jackie Kennedy Onassis


Twiggy




Così, mentre guardavo i Simpson in pausa pranzo, compare la pubblicità di questa nuova serie TV che andrà in onda su Fox Life, il lunedì sera: "Le hostess sono donne amate ed invidiate, i piloti delle rock-star...".


Gege lo ha sempre detto, che io son la gioia dell'economia, perché sono affascinata da tutto ciò che le pubblicità trasmettono. Sono la tipica rappresentazione della consumista media.


Ammaliata: hostess bellissime, con un'uniforme blu altrettanto stupenda che comprende pure il cappellino! Il taglio di essa è tipicamente anni'60, e traspare dal bon ton che emana. [Sì, la moda 60's trasuda bon ton. Pensate a Audrey Hepburn, "la gure delle fighe di legno", cit]

Audrey Hepburn


I piloti sono uomini affascinanti, belli, e divertenti.
E i passeggeri? Personaggi importanti, che possono permettersi il biglietto di andata e ritorno per spostarsi dagli Stati Uniti all'Europa, o in Cina, su bellissime isole tropicali.


Il vero peccato è che sia proprio di lunedì, quando mio padre vuole vedersi tutti suoi programmi... E così decido di guardarmela in streaming, in lingua originale (la mia insegnante di inglese ne è fiera) coi sottotitoli in italiano.



Da sinistra: Maggie Ryan (Christina Ricci), Kate Cameron (Kelli Garner), Colette Valois (Karine Vanasse), Laura Cameron (Margot Robbie)


Sin dall'inizio è avvincente: inaugurazione di un nuovo componente della flotta, il Clipper Majestic, un Boeing 707, diretto a Londra.
In cabina di pilotaggio c'è il capitano Dean Lowrey, giovanissimo, affiancato dal co-pilota Ted Vanderway, e il Sanjeev (personaggio secondario).
L'aereo dovrebbe partire, ma manca Bridget Pierce, hostess e fidanzata del capitano Lowrey... Ma di lei non si hanno notizie, e per far partire il volo, si sceglie di chiamare Maggie Ryan (Christina Ricci), che era ferma a terra in seguito ad un richiamo (questo può far intendere che sia una donna dalla personalità caparbia, ferma, con l'idea di cambiare il mondo), e raggiunge l'aeroporto in volo su un elicottero.


Le hostess, oltre a Maggie, sono Colette Valois, la francese dolce, amichevole, leale, Kate, ragazza sicura e fiera del lavoro che fa, sorella della neo-arrivata Laura, fuggita il giorno del suo matrimonio.


Durante l'episodio si scoprirà che Kate è un spia della CIA, che funge da corriere, sfruttando proprio il fatto che sia una hostess, e quindi che si sposti frequentemente con senza destare particolari sospetti.


L'intero episodio è un continuo intreccio tra presente e passato, per spiegare meglio le posizioni dei personaggi:
Dean che chiede la mano a Bridget, e lei che inspiegabilmente sparisce, come Kate venga  assunta dalla CIA, come Laura abbia fatto a fuggire dal matrimonio, grazie all'aiuto della sorella, e poi sia entrata a far parte della Pan Am.


Fotogramma della serie TV, che immortala la bravura dei costumisti nel vestire le attrici.


Ho visto tutte le puntate fino alla undicesima, ma sapendo che la serie è appena iniziata in Italia, non me la sento di fare un resoconto di tutte le puntate, perché rischierei di rovinare le sorprese alle appassionate!


Il vestito stupendo dell Ricci nella puntata Ich Bin Ein Berliner.


Ciò che realmente colpisce è la rivincita della donna, che fino a quell'epoca era costretta tra le mura domestiche, ed invece in Pan Am finalmente se ne mostra l'emancipazione: donne che viaggiano da SOLE da un capo ad un altro del continente, prive di costrizioni.


Avendo visto quasi tutte le puntate, ho avuto modo di sognare tra una tratta e l'altra, visitare paesi, vederne le culture dell'epoca, ma specialmente di approfondirne gli aspetti stilistici.


Ora voglio essere anch'io una hostess! (Impossibile, sono troppo bassa, ahimè!)
E' grazie a donne come loro, che noi, donne del Ventunesimo secolo, possiamo avere le attuali libertà! 



Ed ora ne ripropongo la mia personale rivisitazione in chiave moderna, degli anni '60.


Sixties Revenge



Twiggy Inspiration
Dress, €35
Mango short denim skirt, £20

Madewell shoes, $148
ASOS pin bag, $36
Prada jewelry, $230


Girly Sixities
Mango cowlneck dress, £28
Lilac jewelry
Flat, $50
Thierry Lasry tortoiseshell sunglasses, $385
Dorothy Perkins shopping bag, $35
Miss Selfridge enamel jewelry, £4.87


Jackie Kennedy and Audrey Inspiration
Oasis sleeveless a line dress, $35
Oasis long sleeve top, $45
Chelsea Crew wooden heels, $65
Freda clutch hand bag, £22
Mango bracelet, £8.99
Polka dot jewelry
Ippolita 18k jewelry, $1,195
Juicy couture hat, $25
Yves Saint Laurent leopard print sunglasses, $325

Autostima UP!





Dopo il Liebster Blog, ora Versatile Blogger!




Siccome mi ritengo una persona spesso noiosa (infatti spesso mi chiedo il perché del tenere un blog, se in fin dei conti dico e faccio sempre le stesse cose), non mi aspettavo affatto un premio del genere! Pertanto ringrazio infinitamente chi mi ha rallegrato la giornata: La Pinta!


Ora passiamo alle spiegazioni: questi premi sono utilissimi, perché, pur non regalandoti nulla di materiale, regalano un sacco di visibilità, che per un blog agli albori come il mio è una vera benedizione!
Dopo aver ringraziato chi ti ha premiata/o si passerà ad una breve descrizione in sette punti, alla scelta di quindici blog che riteniamo versatili, ed in fine si dovrà comunicare a tutti e quindici i blog scelti il premio che hanno ricevuto!


La parte sicuramente più difficile per me sarà proprio la descrizione di me stessa, perché pur essendo noiosa, ho sempre T R O P P E  cose da dire!


1. Amo Gege e i nostri viaggi, perché posso evadere dalla routine, anche solo in sua compagnia (anche se, lo ammetto, quando mi parla della sua chitarra, io spengo il cervello).


2. Amo la mia famiglia, le mie gatte, mangiare dolci (e poi pentirmi), le serate imprevedibili, la musica (attuale fissazione: Explosions in the Sky, gruppo post-rock texano, e i The Beatles, perché papà me li ha inculcati in testa in modo irreversibile).


3. Indosso gonne a fiori, vestiti e gonne che segnino il punto vita, tacchi vertiginosi oppure Converse o mocassini di seconda mano (il tutto NON perché sia di moda, ma perché mi rappresentano), t-shirt bianca e jeans.
Ho una vera ossessione per le calze e i collant.


4. Traggo ispirazione su cosa indossare dal web (inutile dire che Lookbook è ciò che più seguo, oltre ai blog, ovviamente!), dai magazine di moda (nonostante io cerchi sempre di risparmiare soldi, anche sul vestire, e quindi non possiedo molti capi di grandi firme), dal cinema e dalla televisione (più che altro serie TV). E dai viaggi, perché lo stile cambia da est a ovest, da nord a sud, dalle situazione politiche e da ciò che viene proposto.


5. Spesso mi trovo meglio in compagnia di me stessa.


6. Monotonia delle monotonie: la mia passione per la Scandinavia! Mi piacciono le sue fresche estati e il Sole che non tramonta, i prati verdi e profumati di pulito; come i suoi freddissimi inverni, ghiacciati, da passare in casa, col fuoco che scoppietta, un tazza di thé caldo tra le mani, seduta sul davanzale a guardare i paesaggi innevati.


7. Ho studiato "Confezione" all'Accademia del Lusso, e per il mio futuro ho un sogno del cassetto: possedere un negozio di abbigliamento che comprenda sia capi di tendenza, che prodotti da me. [Detta così sembra che il mio sogno sia un pò una banalità, in realtà è un traguardo ambizioso, che devo ancora studiarmi bene].


Aggiungo un punto


8. Questo blog è all'inizio, e spesso mi chiedo se stia facendo tutto nel modo corretto.
A volte mi abbatto, perché mi rendo conto che la crescita è lenta e spesso non so bene se scrivere tutto ciò che penso, per il timore di farmi etichettare per ciò che non sono.
Cerco di scrivere sempre nel modo più obbiettivo, diplomatico.
Ed è quando vedo i commenti di chi apprezza il mio impegno, che la mia autostima si fa viva (finalmente!!).
Avevo inizialmente scritto che sarebbe stato un viaggio anche questo, che mi avrebbe fatta crescere. Ed è così.


I blog che vorrei consigliare, in quanto versatilità sono questi:













Ne ho scelti dieci, proprio per la loro versatilità. Scusatemi!



venerdì 20 gennaio 2012

Liebster Blog? Jawohl!





Aprire la pagina dei commenti, e scoprire che uno di essi contiene una sorpresa per me...
Ed è così che è andata: la dolcissima Tati di Caféaulait mi ha regalato il Liebster Blog, un premio assegnato ai blogger emergenti, con meno di 200 follower.


Liebster in tedesco significa "amabile", ed è un piacere sapere che qualcuno pensi che il mio blog sia amabile
Così facendo io posto a voi le mie letture preferite, consigliatissime, e fonte di ispirazione!


1-Ringraziare il blog che via ha premiato e rimandare con un link alla blogger che ve lo ha assegnato! (Tati sei un tesoro! Grazie mille!)
2-Copiare ed incollare il premio sul proprio blog
3-Nominare cinque blog che secondo voi meritano questo riconoscimento
4-Avvisare i blogger tramite un commento sul loro blog




















mercoledì 11 gennaio 2012

INSPIRATION :: SOCKS

La calze: da molti snobbate, da altri utilizzate come vero e proprio accessorio.
Io le AMO. 
Sopra al ginocchio, basse, con stampe, di spugna, bianche, sembrano essere un must, anche  coi tacchi alti.


theprettypennypincher.tumblr.com/
Di spugna, sportive: da portare con un semplice paio di Vans, shorts o minigonna, maglione oversize, per un look un pò da skater, alternativo. 
Assieme alla cuffia maschile, danno sicuramente il carattere desiderato all'intero outfit.


your-inkblotches.tumblr.com
Di lana: lavorate a mano, calde e morbide, sono belle da portare nella tranquillità di casa, oppure con un paio di Converse All Star + gonna lunga e maglione.
Anche solo un maglione oversize indossato come vestito è perfetto, sia per un look da casa che casual.

melissamauiwowie.tumblr.com/


Overknee: sopra al ginocchio, amo portarle con i tacchi alti, ma anche con le ballerine.
Ho sempre temuto di non poterle indossare per via della mia statura (sono una nanetta di un metro e sessanta -infatti a lavoro mi chiamano "folletto") e invece, sorpresa delle sorprese, non mi abbassano affatto la statura, bensì mi vedo più snella!


flickr.com/photos/cutefairy2007/5458579241/


E poi le calze con le ballerine (di vernice, ma anche no), che mi ricordano, non so per quale motivo Dorothy ne "Il Mago di Oz". Fantastiche con una gonna plissettata, o anche a tubino, camicia e cardigan.


hopeful-realist.tumblr.com/
laviepasse

http://www.flickr.com/photos/