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I'm experiencing my first time alone and abroad, being an au-pair in Finland. I write about my finnish life, cultural differences and sometimes about my idea of style.

giovedì 15 settembre 2011

Una mente ecologica.

Periodicamente mi ritrovo a disprezzare il genere umano, per molteplici motivi, ma non odio vivere.
La mia vita, vi dirò, mi piace anche abbastanza. 
In fin dei conti sono una persona solare, e mi sento di dover dire grazie per ogni giorno, che mi sveglio e vedo le luci del sole, sento il profumo dell'erba fresca, posso gioire dei baci del mio ragazzo e gli abbracci dei miei genitori, dei miagolii delle mie gatte che mi chiedono di mangiare, delle risate fatte con le mie amiche.


A parte questo, non sopporto i comportamenti della gente: nessuno si cura di ciò che ci circonda.
  • Differenziamo i rifiuti! Risparmieremo sulle tasse della spazzatura e faremo del bene al nostro pianeta. 
NO: perché è uno sbattimento, ci sono gli inceneritori che posson fare tutto, perché perder tempo a dividere plastica, carta, umido, vetro, pile, ecc.?!
  • La benzina costa troppo. E inquina.
NO: in Italia non è possibile immatricolare un auto a idrogeno. [Però possiamo aumentare il prezzo della benzina in modo esponenziale]
  • Allora usiamo i mezzi di trasporto?
No: impossibile star dietro a tutti i casini di Trenitalia. E poi costa quasi meno fare benzina, calcolando che l'80% delle volte sono in ritardo, sono sporchi, puzzolenti, e i passeggeri più giovani sono irrispettosi.
  • Invece di comprare l'acqua in bottiglia, utilizzate quella del rubinetto, specialmente se il vostro paese/la vostra città ha un depuratore. E se così non fosse, in commercio ci sono un sacco di caraffe che filtrano l'acqua automaticamente, depurandola.
NO: è così comodo comprarla al supermercato! E chissene frega se la nostra pattumiera sarà piena per via delle bottiglie di plastica?! Ve lo dico io: assolutamente nessuno!

Ma ora viene il bello: ci sono centinaia e centinaia di invenzioni ecologiche al massimo, di cui la maggior parte delle persone mai ha sentito parlare e che nemmeno immagina!
Sono tutte "expensive" perché pochine conoscono l'esistenza, quasi come se volessero censurarci anche questo, e rimangono una cosa di nicchia.


Esiste una sveglia che funziona mediante l'evaporazione dell'acqua al suo interno:


 Un caricabatterie che ricarica mediante l'uso di una cordicella! Come uno yo-yo!

E per chi come me è appassionata di moda è un piacere scoprire l'invenzione di una borsa con pannello fotovoltaico!
Ogni informazione è stata presa dal sito "ECOSEVEN".

Io ammetto di fare già una buona parte per salvaguardare il nostro pianeta, e poi a giugno ho comprato il primo oggetto ecosostenibile: una pista per macchinine giocattolo che si ricarica con l'energia solare! E' stato dato in regalo al cuginetto di Gege, che compiva un anno!

Teniamoci di più al nostro pianeta: ci viviamo noi!




Dopo l'apatia viene la misantropia


Odio gli esseri umani e la loro incoerenza.


Odio i loro discorsi inutili e i loro falsi sorrisi.


Mi ci metto anch'io.


Scusatemi, ma preferisco che le cose vengan dette così come stanno: anche brutali.




PEACE.








mercoledì 14 settembre 2011

giovedì 8 settembre 2011

Lost with Myself


Ho trovato un vecchio caftano tra le cose vecchie di mia mamma.
E' semplice, nero, con un ricamino sul giro-collo.
Averlo trovato prima, durante il periodo afoso dell'estate al nord Italia, di sicuro mi avrebbe salvato dalla calura!


martedì 6 settembre 2011

Can You Tell a Green Field?

"So, so you think you can tell Heaven from Hell,
blue skies from pain.
Can you tell a green field from a cold steel rail? A smile from a veil?
Do you think you can tell?

And did they get you trade your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees? Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change? And did you exchange
a walk on part in the war for a lead role in a cage?

How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls swimming in a fish bowl,
year after year,
running over the same old ground. What have we found?
The same old fears,
wish you were here."


Pink Floyd, 1975.

Correvo la solita strada per arrivare a casa sua.
Una strada non trafficata, in mezzo alle risaie.
Il riso cresceva, innalzandosi dall'acqua.
E' sorto inevitabile il collegamento alla magnifica canzone dei Pink Floyd,
Wish You Were Here.
E ti vorrei davvero qua con me.

"Can you tell a green field?"



giovedì 1 settembre 2011

Il nostro ultimo giorno di vacanza: Bruxelles.

Sono una fanatica di viaggi.

Amo scoprire gli usi e costumi di ogni nazione.
Le loro abitudini. 
I loro divertimenti.

Ricordo il primo viaggio senza i miei genitori: Londra 2009, ottobre.
L'anno di confusione amorosa più totale (terminatosi solo un anno più tardi, con l'arrivo di Gege nella mia vita), almeno per quanto riguarda la mia età "semi-adulta".

Eppure nella confusione s'è aperto qualcosa: un'innata voglia di scoprire, uno spirito d'adattamento verso le altre culture.

Che poi, io ho visitato solo l'Europa -oltre che l'Egitto a quattordici anni con i miei genitori-, e quindi le culture europee non si differenziano molto tra di loro.

Però io, da europea, le ho trovate: il caffè ne è un esempio.
All'estero si beve lungo, acquoso, più simile al caffè d'orzo, e amaro. Amarissimo.

Io non bevo caffè. 
Sono intollerante alla caffeina, mi sovraccarica,  mi vengono l'ipersecrezione gastrica e i brividi. 

Ma ho visto italiani bere il caffè all'estero, e non ne erano soddisfatti. 
Dopo qualche giorno ti dicono che ci han fatto l'abitudine, però son contenti di tornare in Italia per caffè.

Eppure ho quest'immagine di Londra di primo mattino, alla stazione Vittoria, dove TUTTI  entrano da Starbuck's per prendere il caffè, dalla liceale in ritardo a scuola all'uomo in carriera.


Stoccolma, giugno 2010: la cena si svolge sempre intorno alle 18.
In Italia, da sempre, la cena la si fa verso le 20. In estate, quando il sole tramonta tardi, anche alle 21.


Berlino, dicembre 2010: mercatini di Natale persistenti in ogni via.
Le ragazze girano con la minigonna e i calzettoni di lana tirati fin sopra al ginocchio, anche se fuori ci son -10 gradi.


E poi Amsterdam: incredibile. E' la Las Vegas europea.
Io non sono pro-droga, però è affascinante vedere nei coffee shop cosa succede. 
Ed il bello è che succede NIENTE! E' come entrare in un normalissimo bar, dove la gente fuma erba e sorseggia qualcosa.
O passeggiare intorno red-light district e notare che esattamente attorno alla chiesa ci sono vetrine con dentro donne semi-nude.


Rotterdam è ancora più incredibile: la New York in miniatura! Ultra moderna e con pochi turisti.
Ben collegata dai mezzi, semplice da girare, relativamente "economica".


E Bruxelles, che consiglierei a tutti gli amanti dell'architettura, e dell'Art Nuveau.


Purtroppo le mie finanze non mi permettono di viaggiare tanto e per lunghi periodi, ma un giorno avverrà. 
L'ho promesso a me stessa.