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I'm experiencing my first time alone and abroad, being an au-pair in Finland. I write about my finnish life, cultural differences and sometimes about my idea of style.

lunedì 20 febbraio 2012

Le Cose che Non Ti Dico + Day 6: una canzone che ti ricorda un Posto.

Le cose che non ti dico: quante volte ci è capitato di sentire quell'impulsività che ci ha portati inevitabilmente a fare delle cazzate?!
Io l'ho fatto innumerevoli volte, rovinando rapporti, perdendo persone alle quali tenevo.


Altre volte mi è capitato di dire ad alcune amiche di NON farsi vive coi rispettivi amati o [ex-amati], o anche altre storie di faide tra amici [...] e se proprio sentivano il bisogno impulsivo di mandar loro un sms, una mail su Facebook o qualsiasi altra cosa, di mandare a me il tutto, per evitare di fare disastri.


Si vede che non son l'unica che l'ha pensata in questo modo, e quindi è stato creato questo blog, al quale puoi mandare le lettere, i pensieri, le mail compulsive, ecc., restando anonimo ma con un peso in meno sul cuore.


Sento di dover diffondere il verbo, perché è un'idea che nella sua semplicità funziona, e che potrebbe esser commentata, di modo da poter avere dei consigli in più.




E passo così al mio Day 6: Una canzone che ti ricorda un posto.


Stoccolma 2010, 15 giugno.
Secondo giorno, mi sveglio nel letto e mi rendo conto che sono da sola. Nella testa mi frulla solo la canzone dello spot della Motta: una rapida ricerca e scopro i Two Door Cinema Club (gruppo indie/hipster, che mi prende da morire ascoltare).
E' diventata da subito la colonna sonora del mio viaggio.
Ero da sola a 2500 chilometri da casa. Io. Proprio io, la ragazzina mammona, che piangeva sempre quando veniva lasciata da sola, che avevo timore di parlare con gli sconosciuti, e che figurati parlare in inglese (perché lo svedese non l'ho mai studiato) con gente che mai ho visto.


E' stato un viaggio fatto per provare a me stessa quanta forza di volontà io abbia, e quante cose da sola posso fare.

Campo svedese, che mi ricorda terribilmente "The Only Moment We Were Alone".







"La sindrome di Stoccolma è una condizione psicologica nella quale una persona vittima di un sequestro può manifestare sentimenti positivi (in alcuni casi anche fino all'innamoramento) nei confronti del proprio rapitore." [cit. Wikipedia]

Ho voluto sequestrare la mia mente dalla confusione, e l'ho fatta rapire da un viaggio a Stoccolma.
Da sola in un paese sconosciuto. 
Il tuo umore non può essere influenzato se non si hanno contatti.
Ora manifesto un senso d'innamoramento per la città che m'ha rapita.
Non c'è confusione quando si ha ciò a cui si tiene di più. 

[Nota scritta il 24 giugno 2010]

3 commenti:

FraF ha detto...

Deve essere davvero bellissima Stoccolma. Arriverà il momento in cui dovrò partire anche io.

Marta Långstrump ha detto...

@FraF! Ci torno a fine marzo! Mi hanno licenziata e perciò mi sento in dovere si spendere i soldi che mi devono, per regalarmi il secondo viaggio a Stoccolma!
Se hai qualcosina da parte te la consiglio vivamente!

blondebenedicte ha detto...

aww, dalle foto sembra bellissima stoccolma!
btw, anche io mi ero fissata con quella canzone dopo aver visto lo spot 'motta' AHAH ;P
xxx