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I'm experiencing my first time alone and abroad, being an au-pair in Finland. I write about my finnish life, cultural differences and sometimes about my idea of style.

giovedì 1 settembre 2011

Il nostro ultimo giorno di vacanza: Bruxelles.

Sono una fanatica di viaggi.

Amo scoprire gli usi e costumi di ogni nazione.
Le loro abitudini. 
I loro divertimenti.

Ricordo il primo viaggio senza i miei genitori: Londra 2009, ottobre.
L'anno di confusione amorosa più totale (terminatosi solo un anno più tardi, con l'arrivo di Gege nella mia vita), almeno per quanto riguarda la mia età "semi-adulta".

Eppure nella confusione s'è aperto qualcosa: un'innata voglia di scoprire, uno spirito d'adattamento verso le altre culture.

Che poi, io ho visitato solo l'Europa -oltre che l'Egitto a quattordici anni con i miei genitori-, e quindi le culture europee non si differenziano molto tra di loro.

Però io, da europea, le ho trovate: il caffè ne è un esempio.
All'estero si beve lungo, acquoso, più simile al caffè d'orzo, e amaro. Amarissimo.

Io non bevo caffè. 
Sono intollerante alla caffeina, mi sovraccarica,  mi vengono l'ipersecrezione gastrica e i brividi. 

Ma ho visto italiani bere il caffè all'estero, e non ne erano soddisfatti. 
Dopo qualche giorno ti dicono che ci han fatto l'abitudine, però son contenti di tornare in Italia per caffè.

Eppure ho quest'immagine di Londra di primo mattino, alla stazione Vittoria, dove TUTTI  entrano da Starbuck's per prendere il caffè, dalla liceale in ritardo a scuola all'uomo in carriera.


Stoccolma, giugno 2010: la cena si svolge sempre intorno alle 18.
In Italia, da sempre, la cena la si fa verso le 20. In estate, quando il sole tramonta tardi, anche alle 21.


Berlino, dicembre 2010: mercatini di Natale persistenti in ogni via.
Le ragazze girano con la minigonna e i calzettoni di lana tirati fin sopra al ginocchio, anche se fuori ci son -10 gradi.


E poi Amsterdam: incredibile. E' la Las Vegas europea.
Io non sono pro-droga, però è affascinante vedere nei coffee shop cosa succede. 
Ed il bello è che succede NIENTE! E' come entrare in un normalissimo bar, dove la gente fuma erba e sorseggia qualcosa.
O passeggiare intorno red-light district e notare che esattamente attorno alla chiesa ci sono vetrine con dentro donne semi-nude.


Rotterdam è ancora più incredibile: la New York in miniatura! Ultra moderna e con pochi turisti.
Ben collegata dai mezzi, semplice da girare, relativamente "economica".


E Bruxelles, che consiglierei a tutti gli amanti dell'architettura, e dell'Art Nuveau.


Purtroppo le mie finanze non mi permettono di viaggiare tanto e per lunghi periodi, ma un giorno avverrà. 
L'ho promesso a me stessa.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao,abbiamo scoperto il tuo blog un pò per caso...mi piace molto questo post,ed anche le foto!a presto=)

Marta Långstrump ha detto...

Ciao! Sarà un piacere mostrarvi i miei post!
Continuate a seguirmi!!
Io seguirò il vostro, dato che sono un'amante del vintage!! :D
A presto!!